Ho cominciato a 10 anni: la mattina andavo a scuola e il pomeriggio “a bottega”.

Il primo negozio da solo l’ho gestito a 15 anni, perché il titolare (che ne aveva 19) era partito militare. Quando è tornato ci siamo messi in affari insieme.

Ho anche studiato tanto, prima a Ravenna, poi a Bologna e poi a Milano. Ho fatto tanti sacrifici.                              Vittorio Martini

Nel ‘64 abbiamo aperto “Vittorio e Bruno”, parrucchiere uomo, a Ravenna, in Via De Gasperi.

Nel ‘70 un altro parrucchiere uomo a Milano Marittima.

Nel ‘75, con un terzo socio, il CEM (Centro Estetico Maschile) di Ravenna, dove offrivamo anche servizi per le donne e io mi sono rimesso a studiare per diventare anche parrucchiere per donna.

Nel 1980 ci siamo trasferiti da Via de Gasperi in Via Faentina (dove c’è la Coop) e abbiamo ampliato il salone aggiungendo sauna, centro massaggi ed estetista e fornendo servizi sia per uomo che per donna, ma nel ‘90 un incendio ha distrutto tutto.

Nel ‘98 abbiamo aperto il primo negozio dentro l’Esp e nel 2000 “D di Donna” in Via Cesari.

Nel 2012 ogni socio è andato per la sua strada.

Io ho tenuto il negozio all’Esp e ho creato una nuova società con Marianna, che è mia figlia e con Annalisa: Vittorio Parrucchieri.

Nel 2017, con l’ampliamento del centro commerciale, abbiamo aperto anche Vittorio Barber Shop.

 

Sono sempre stato un innovatore. Sono stato il primo a presentare una linea di moda maschile (Sirio) al Cosmoprof di Bologna, che poi è stata adottata da tutti i parrucchieri italiani e che abbiamo presentato anche a Parigi. Negli anni ‘70, a Madonna di Campiglio, ho presentato la prima permanente su uomo.

 

Ho sempre creduto nella formazione. Sono stato direttore tecnico della scuola di parrucchieri di Ravenna, ma insegnavo anche a Ferrara, mentre a Forlì andava il mio socio. Sono stato formatore per Wella e L’Oreal, viaggiando in tutto il Paese. Sono stato anche responsabile nazionale delle scuole U.N.F.A.A.s.m.

Mi è sempre piaciuto tenermi impegnato. Probabilmente per questo mi sono lanciato anche nella dirigenza sindacale in CNA (anche a livello di consiglio nazionale), ho partecipato alle attività della Camera di Commercio, sono stato vicepresidente della Cooperativa di abitazione per la Lega delle Cooperative. Tutte esperienze che mi hanno aiutato ad allargare le vedute, a contrastare le chiusure mentali e tutti quelli che si nascondono dietro a frasi come “avè sèmpar fàt acsè” (abbiamo sempre fatto così), per non andare avanti.

Il mio lavoro mi piace ancora moltissimo, mi piace stare in mezzo alla gente, mi piace il rapporto che ho sempre instaurato con i miei clienti e credo proprio che non sia una cosa da tutti.

Sì, forse sono presuntuoso, ma mi sono sicuramente guadagnato il diritto di esserlo.

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